Ciao. Sono L.
E della maggior parte di voi non me ne importa nulla.
Ho finalmente trovato uno script adatto a questa presentazione del cazzo. Anzi, mi sa di no.
Comunque quello che importa è che della maggior parte di voi, da qualche mese non me ne frega nulla… Indifferenza
Temo di fare come la volpe che non arriva all’uva e dice che è acerba. Ma se l’uva non mi caga che devo fare io?
Che poi, piano, paragonare la maggior parte di voi all’uva succosa è un’esagerazione… Alcuni di voi si, interessanti davvero, silenziosi… Quelli mi piacciono, e a quelli con un po’ d’impegno generalmente ci arrivo… Me li prendo, sicuro, almeno per un po’, minimo una chiacchierata davanti ad un caffè… Certi succosi, e nascosti, proprio non me li voglio perdere…
Com’era lei, zitta zitta nel suo banco. Proprio non me la volevo perdere. E me la presi. E mi prese pure lei. Per anni.
E come ci siamo prese, ci siamo perse. Prese e perse. Troppo facile, basta invertire due lettere e ciao.
Con un ciao cominci e con un ciao finisci. E con un altro ciao ricominci.
Così con un ciao ha cominciato a riprendermi, e con un altro ciao ho provato a riprendermela anche io …
Perché mi mancava. Un sacco di volte m’è mancata… Di tristi volte, volte bagnate da lacrime…
E altre volte un po’ meno bagnate ma altrettanto dolorose